Perchè abbandonare Facebook


facebook morto

Qualche giorno fa ho scritto uno sfogo a proposito dell'invasione dei social network nelle nostre vite. Più ci penso e più credo che si sia oltrepassato il confine, siamo considerati merce ed in quanto tale veniamo trattati, ma la cosa più subdola è che siamo noi stessi a fornire i nostri dati, in cambio di servizi "gratuiti". Ricordiamoci però che in questo mondo intriso di capitalismo nulla è gratis!

Oggi voglio soffermarmi sul principe dei social network, il più usato, il più discusso, quello che tutti abbiamo installato sullo smartphone, quello che in borsa vale di più: Facebook. Vi elenco qui di seguito una serie di motivi per cui secondo me ha senso abbandonarlo, per poi consigliarvi quello che secondo me è il metodo migliore per farlo. Perchè non basta cancellare il profilo, sarebbe troppo semplice.

Privacy

Facebook permette ad applicazioni terze parti di accedere ai miei dati.

Scheda i miei interessi per fornirmi pubblicità mirata. Dateci un occhiata, è impressionante. Poi fate questo esperimento: cancellate tutte le vostre "preferenze", navigate un po su internet e dopo qualche giorno tornate su questa pagina.

Non posso impedire ad altri di iscrivermi a dei gruppi, cosa che reputo molto fastidiosa.

Non mi fornisce uno strumento per cancellare massivamente le informazioni di cui sopra, costringendomi ad un noiosissimo lavoro di cancellazione manuale. Fateci caso: per mettere un like basta un singolo click ovunque nel web, per toglierlo bisogna sapere dove andare, e non si riesce a fare con meno di 4 click. Inoltre i dati non vengono veramente cancellati, ma restano memorizzati sui server per poter continuare ad essere analizzati.

A quanto pare non si limita ad immagazzinare le le informazioni che generosamente gli forniamo. Recupera informazioni su di noi (iscritti e non) dai dati dei nostri contatti. Leggetevi qualcosa a proposito degli Shadow Profiles. Preso dalla pagina "Normativa sui dati" di Facebook:

Raccogliamo anche i contenuti e le informazioni che le altre persone forniscono quando usano i nostri Servizi, comprese le informazioni su di te, ad esempio quando condividono una foto in cui ci sei tu, ti inviano un messaggio o caricano, sincronizzano o importano le tue informazioni di contatto.

facebook privacy

Se hai un nome diverso dal tuo e qualcuno ti tagga non te ne accorgi, non lo saprai mai ed il tuo nome resterà appiccicato a quella foto finchè non farai una segnalazione (unnotified tags).

Se cambi il tuo nome poi per 60 giorni non puoi più modificarlo.

Se navigo su internet da loggato ogni pagina che fornisce i servizi Facebook (like, share, ecc..) gli da informazioni sulle mie abitudini di navigazione. Altro che cookies! Sempre dalla pagina "Normativa sui dati" di facebook:

Raccogliamo le informazioni quando visiti o usi siti Web e applicazioni di terzi che usano i nostri Servizi (ad esempio quando presentano il pulsante Mi piace o l'accesso tramite Facebook o usano i nostri servizi pubblicitari e di misurazione). Si tratta delle informazioni sui siti Web e sulle applicazioni che usi, sull'utilizzo dei nostri Servizi in questi siti Web e applicazioni e delle informazioni che lo sviluppatore o editore dell'applicazione o del sito Web forniscono a te o a noi.

Contenuti

I contenuti che mi presenta sono di pessimo livello. La gran parte delle notizie sono finte, le cosiddette bufale, create ad arte da alcuni siti per monetizzare. Inventano di sana pianta notizie legate ad eventi d'attualità, le fanno diventare virali su internet, accaparrandosi click sui loro siti, che si tramutano in soldi grazie alla pubblicità. Un buon punto di partenza per verificare l'ampiezza del fenomeno è l'ottimo sito "Bufale un tanto al chilo", sono un po' talebani quelli che commentano gli articoli, ma la redazione fa comunque un buon lavoro.

Foto/video/status dei miei contatti, che erano originariamente lo scopo principe di Facebook, sono ultimamente sempre molto simili e banali, ma soprattutto il loro numero diminuisce in favore di "notizie", battaglie politiche/etiche/personali, stupidaggini varie. Le uniche cose che a mio avviso si salvano sono le cazzatine divertenti, ma di queste è pieno internet.

Prima di condividere una notizia su Facebook verificatene le fonti, magari fate un giro su google, e nel dubbio non fatelo: condividere notizie false alimenta un business malato e rischia di influenzare negativamente i soggetti più deboli, che credono a tutto ciò che vedono online.

Siamo merce

Chi acquista la pubblicità su facebook ha l'opportunità di veicolare i propri spot verso un target ben preciso, scegliendo tra innumerevoli opzioni, tra cui: " età, sesso, situazione sentimentale, istruzione, lavoro e altro ancora" oppure "Raggiungi le persone in base alle abitudini di acquisto, all'uso che fanno dei dispositivi e ad altre attività" (fonte: Come definire i destinatari delle inserzioni di Facebook - leggetela, vi stupirà). 

Facebook vende quindi come valore aggiunto i dati che acquisice sia in modo diretto che indiretto su di noi, comprese informazioni che noi normalmente reputeremmo sensibili. Stanno vendendo la nostra identità, ci catalogano come bestie, lucrano sulla nostra individualità.

Altro aspetto interessante è la compravendita di like: in mezzo ai miei "Mi piace" mi sono spesso ritrovato tanta roba che non mi piace affatto. Ciò è sintomo del fatto che si sono venduti la pagina originale su cui avevo messo il like a qualcuno che ne ha cambiato il contenuto. Ad esempio questa pagina si propone come acquirente/venditore di "pagine fan grandi" (link del 24/2/16, prima o poi verranno bannati). Date un'occhiata ai commenti, sembra il mercato delle vacche (ma sono i vostri like):

Hai una pagina bella grande da vendere ??Contattaci in privato !!!!

Pubblicato da Compro e vendo pagine fan grandi su Giovedì 7 maggio 2015

Conclusioni

Io sto abbandonado Facebook, anche se non è stato facile prendere questa decisione. Ho iniziato disinstallando l'app dal cellulare ed il relativo Messanger. Dopo un periodo di "disintossicazione" ho iniziato a fare pulizia sul mio profilo, cancellando le informazioni ove possibile e fornendone di false ove non possibile. Per esempio non è consentito eliminare la propria data di nascita.

È un processo lungo e noioso, perchè negli anni ho collezionato davvero tante informazioni su questa piattaforma, e gli sviluppatori rendono il processo di cancellazione/modifica dei dati un'operazione complessa: sparpagliano i dati in varie sezioni, rendono macchinosa l'operazione richiedendo 3-4 click per cancellazione, addirittura ho riscontrato dei rallentamenti del sito nelle sezioni su cui lavoravo, ma non credo siano arrivati a tanto, voglio credere che si trattasse di problematiche relative alla mia ADSL.

Sono dell'idea che semplicemente disiscriversi cancellando l'account non sia la mossa giusta, per via degli shadow profiles e degli unnotified tags. L'ideale secondo me è di avere un profilo completamente vuoto, comprese le amicizie, per evitare la raccolta indiretta dei dati

E per lo stesso motivo non bisogna usare Instagram e Whatsapp, essendo stati acquistati da Facebook rispettivamente nel 2012 e nel 2014 come raccontato nel mio precedente post. Ma questa è un'altra storia, della quale magari scriverò in futuro.

Un alternativa interessante al repulisti del profilo è il Social Network Poisoning, ovvero riempire di dati fasulli i nostri profili con lo scopo di "confondere le acque". La definizione che ne da Wikipedia è: "Con il termine Social Network Poisoning si intende l'effetto prodotto dall'applicazione di metodiche volte a rendere inaffidabili le conoscenze relative ad un profilo e alle relazioni ad esso afferenti". Sempre secondo Wikipedia: "L'applicazione su larga scala di attacchi di questo genere potrebbe portare al crollo delle piattaforme di Social networking inficiandone la valenza ai fini commerciali, oltre che l'utilità in termini di conoscenza e correlazione sui dati forniti dagli utenti"